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È insopportabile il carico di dolore e di disperazione che questo nuovo terremoto appenninico ha provocato, sta provocando. La storia di ognuna delle persone colpite attraversa quella nostra, di chi ama la natura e sa quanto essa sia incontenibile. In questa distruzione, una sola cosa possiamo sperare: che i superstiti possano tornare ad abitare al più presto la propria terra, che tutte le nostre comunità si ritrovino unite non solo nell'emergenza ma anche nella prevenzione quotidiana, e che si pensi - finalmente, e con urgenza - a una strategia di difesa e di tutela del territorio.